Pinot grigio, un vino di grande successo
Come è facile da intuire, anche il Pinot grigio appartiene alla grande famiglia delle famose uve Pinot; in particolare, esso è un diretto discendente del Pinot nero, derivando appunto da una mutazione genetica di quest’ultimo. Allo stesso modo dei suoi “fratelli”, quindi, anche questo vino necessita di attenzioni particolare al fine di un suo pieno e rigoglioso sviluppo sia durante la coltivazione che nel momento della produzione stessa del vino.
Fondamentale, inoltre, è l’individuazione dell’habitat idoneo: il Pinot grigio, infatti, predilige climi molto freddi e terreni adatti alla maturazione di tutte le proprietà caratteristiche del vino che andranno poi a riflettersi anche del gusto del vino.
Analogamente agli altri Pinot, viene definito un vitigno “internazionale” con la conseguenza di essersi diffuso praticamente in ogni parte del mondo, anche se di origine francese. Interessante è l’andamento della sua diffusione in Italia, molto forte per molti anni essendo stato considerato a lungo uno dei vini più in voga, la quale ha spesso comportato l’abbandono di altre specie autoctone e più di nicchia.
Recente novità, inoltre, è una variante più gradevole e fruttata di questo vino che viene prodotta nel Collio attraverso una lavorazione diversa da quella canonica prevedendo infatti una leggera macerazione delle uve.
Zona geografica di produzione
Nonostante ad oggi le coltivazioni di Pinot grigio siano diffuse in tutto il mondo, originariamente questo vitigno, ed il vino che si ottiene da esso, nacque in Francia, in particolare in Borgogna. La particolari condizioni climatiche ed ambientali della regione francese, infatti, incarnavano perfettamente l’habitat ideale di quest’uva che appunto necessita di un clima freddo. Altra area francese che possiede caratteristiche affini al fine della coltivazione del vitigno di Pinot grigio è indubbiamente l’Alsazia.
All’interno del territorio italiano i primi vigneti di Pinot grigio si sono iniziati a coltivare in tutta la provincia di Como. Successivamente, anche in ragione del boom di successo che inizialmente ha investito questo vino, la coltivazione di questo vitigno si è diffusa in tutta la Nazione. In particolare, l’attecchimento di quest’ultimo è stata particolarmente produttiva e stabile nelle regioni italiano che possedevano le tipiche condizioni climatiche adatte, ovvero: Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto e Lombardia. Tutte le regioni settentrionali, insomma, che per ragioni latitudinali sono caratterizzate da un clima freddo.
Come già accennato, questo vino negli ultimi vent’anni è sempre stato al primo posto nella lista di vini richiesti in Italia, alimentando così l’enorme diffusione delle sue coltivazioni. Tale tendenza, tuttavia, recentemente ha decisamente cambiato direzione, tant’è che ad oggi l’80% del Pinot grigio prodotto in Italia viene direttamente esportato in tutto il mondo, soprattutto Cina, Regno Unito, Giappone ed America (paese che si sta aprendo sempre di più verso il vino italiano).
Caratteri ampelografici vitigno
La foglia del vitigno di Pinot grigio è di piccole dimensioni, trilobata e cuneiforme.
Il grappolo, come per tutti i Pinot, è corto, compatto e cilindrico, oltre che possedere una sola ala.
Il singolo acino, invece, ha forma ovoidale e a piena maturazione possiede una buccia sottile e pruinosa dal colore rosa.
Note sensoriali: profumo e gusto
A livello generale il Pinot grigio si contraddistingue per una colorazione tipicamente orientata sul giallo paglierino con riflessi dorati ed un gusto secco e fruttato, oltre che con una buona corposità.
Vista l’ampia diffusione delle sue coltivazioni in tutto il mondo, diversi sono gli habitat e le condizioni climatiche che inevitabilmente vanno ad agire ed influire in maniera importante sulla formazione dell’aroma finale del vino.
In particolare, qualora il Pinot grigio venga prodotto da uve coltivate in un clima costantemente freddo, esso avrà sviluppato un’ottima corposità e struttura insieme ad un gusto rotondo e morbido con chiare note aromatiche vegetali, di fiori e frutta ed un finale balsamico. Qualora invece i vitigni siano cresciuti in un clima caratterizzato da frequenti ed importanti escursioni termiche, si otterrà un Pinot grigio connotato da una fortissima corposità ed astringenza ed un profumo esclusivamente fruttato.
L’invecchiamento in botte o determinate procedure di vinificazione, inoltre, possono far variare la colorazione finale del vino. Se la fermentazione viene fatta lontana dalle bucce, ad esempio, il risultato finale sarà caratterizzato da una sfumatura cromatica più delicata e limpida; qualora invece la maturazione sia svolta a stretto contatto con le bucce degli acini, il Pinot grigio otterrà un colore ramato.